Franco Battiato, cantautore e anche regista cinematografico e pittore apprezzato in tutto il mondo, ha fatto della ricerca spirituale il “centro di gravità permanente” della sua arte.Franco Battiato inizia questa conversazione ricordando le sue origini siciliane e l’infanzia passata nel dopoguerra, in un’epoca di rinascita collettiva nella quale i beni materiali scarseggiavano ma gioia di vivere, penetrazione della realtà e solidarietà erano ben presentila necessità della continua evoluzione interiore e la sacralità della vita nella sua quotidianità sono alcuni degli aspetti della ricerca personale di Battiato, che lo ha portato a incontrare diverse spiritualità: dal cristianesimo mistico di S.Teresa d’Avila e di S. Giovanni della Croce all’India di Yogananda, dal buddismo tibetano al Sufismo di Rumi e alla scuola di Gurdjieff.
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Interviste video
«Siamo abituati a considerare la storia quale storia dei potenti: attraverso la biografi a di un uomo vediamo l’altra faccia della medaglia. Di qui l’importanza del romanzo e della poesia, della testimonianza dell’arte. (…) Credo che in ogni individuo ci sia tutto un universo. Gli avvenimenti sono distinti, e fanno parte dell’esperienza individuale, ma hanno ripercussioni anche negli altri uomini, nella natura e persino sulle cose, così come gli avvenimenti esterni hanno un influsso sull’uomo.»
Da bambino il cielo è il romanzo di una vita: perché la biografia di Franco Loi è un racconto che scorre come un fiume, dagli anni Trenta a oggi, passando per il fascismo, la guerra e la liberazione, le profonde trasformazioni sociali e tecniche, il passaggio dall’industria meccanica alla tecnologia, il Sessantotto e la nascita del terrorismo.
La memoria s’intreccia con la storia e illumina il presente, i destini individuali – a cominciare da quello del narratore-protagonista – si riverberano in un percorso collettivo, nelle speranze e nelle delusioni di una famiglia, di una città, di un popolo.
Nelle parole del poeta milanese, i ricordi diventano la chiave per capire il mondo. Spesso si condensano in immagini esemplari, a volte tragiche a volte buffe, ma sempre vere: la madre sdraiata sul tavolo da cucina con le ventose sulla schiena, oppure i giocatori del Genoa che corrono sull’erba, là sotto, lontani. O, ancora, il pugile che trova un libro di Nietzsche su una bancarella, lo compra e abbandona la boxe per diventare poeta…
Sono tanti i personaggi che s’incontrano in questo libro: gli umili e i potenti, i vincitori e i vinti, i poeti e i calciatori, la portinaia e il filosofo… E sono mille le immagini di folgorante forza poetica che Franco Loi, «eterno ingenuo costantemente mosso dal bisogno di giustizia e di verità», condensa in questo autoritratto ricco di emozioni, pensieri e avvenimenti. Al centro ci sono, naturalmente, la parola e la poesia, la politica e gli affetti familiari, la storia e la psicologia, la religione e il lavoro. Ma al cuore di questa esperienza di lettura c’è un’idea vera e profonda della cultura, che emerge attraverso tutte le esperienze e le unifica: una cultura che fa crescere l’uomo e lo educa al rispetto e all’amore per la vita e per il mistero della creazione.
Nel dvd la conversazione poetica “Franco Loi. Il canto della vita”, curata da Marco Manzoni, con letture dalla viva voce di Franco Loi.
a cura di
Mauro Raimondi
Regia: Marco Manzoni
Collaborazione: Iolanda Stocchi
Riprese: Daniele Donati e Anna Frigo
Audio presa diretta: Paolo Benvenuti
Montaggio: Daniele Donati/Stalker video
Libro + dvd
Franco Loi. Il canto della vita
Conversazione poetica a cura di Marco Manzoni
Gabriele Mandel Khan, Vicario Generale per l’Italia della Confraternita Jerrahi-Halveti, è pittore, medico psicoanalista, docente universitario e autore di oltre 200 volumi pubblicati dai
maggiori editori italiani e stranieri.
E’ considerato una delle personalità più significative del Sufismo a livello internazionale. La sua versione con commenti del Corano ha conseguito l’Alto Patronato dell’Unesco.
Ha tradotto in italiano e giapponese la grande opera poetica di Jalâl âlDîn Rûmî, il Mathnawî Commendatore al Merito della Repubblica italiana, ha avuto onoreficenze in Turchia, Francia, Giordania, Egitto.
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Sabato 3 dicembre 2005 | Auditorium di Milano – Largo Gustav Mahler
Serata in ricordo del Maestro
Carlo Maria Giulini
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n.6 in Fa maggiore op. 68 Pastorale
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
direttore György Györivanyi Rath
proiezione del film
Carlo Maria Giulini, Un ritratto
Produzione Televisione Svizzera
Regia Daniele Abbado e Luca Scarzella
da un’idea di
Marco Manzoni
Saranno presenti Daniele Abbado, Luca Scarzella e Marco Manzoni