Raimon Panikkar, teologo cristiano ed esponente del dialogo interreligioso e interculturale, è considerato uno dei maggiori pensatori della nostra epoca. Ha insegnato in importanti università d’Europa, India e Stati Uniti. È autore di numerosi libri di grande rilievo filosofico e teologico. La sua visione cosmoteandrica si pone, nell’attuale crisi mondiale, come un punto alto di confronto nella riflessione contemporanea.
Membro dell’Istituto internazionale di Filosofia e della Commissione dell’Unesco per il dialogo interculturale, ha fondato riviste e Centri studi interculturali, tra cui “Vivarium”.
Vive ritirato in un paesino montano della Catalogna dove continua la sua vita intellettuale e contemplativa.
Raimon Panikkar, in due conversazioni appassionate nelle quali pensiero e sentire sono un tutt’uno – perché “non esiste amore senza conoscenza e conoscenza senza amore” – tocca alcuni tra i momenti capitali dell’esistenza umana.
Nella prima conversazione, parla dell’esperienza della separazione nella nostra mente e della possibilità di andare oltre il logos, ma anche di commozione e lacrime, di umiltà e di buonumore. Al centro del suo pensiero vi sono la concezione della purezza del cuore come stato dell’essere autentico e l’interpretazione dello spirito religioso come spirito della libertà, uno spirito che lega ma anche slega, libera.
Nella seconda conversazione, Raimon Panikkar affronta il tema del possibile scontro di civiltà. Per Panikkar il perdono è un atto religioso, è decreazione, è far tornare l’offesa ricevuta nel nulla. Il perdono rompe la legge del karma, ha un effetto catartico, è una metanoia per sé e per l’altro. Per Panikkar, inoltre, noi non siamo i padroni della verità, la verità assoluta è una contraddizione perché la verità è, nella sua essenza, relazione. Così, con il suo proverbiale umorismo e sorriso, Raimon Panikkar ci affi da un pensiero denso di amore che è oggi, proprio per questo, necessario.
Autore: Marco Manzoni, ideatore di progetti culturali legati alla ricerca di senso.
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