Dal 25 al 26 novembre 1988 | Centro Congressi Cariplo – Via Romagnosi, 6 – Milano
Il mal-essere e la solitudine sono due condizioni ineliminabili dell’esistenza dell’uomo, anche se la moderna cultura efficienti-sta tende a dimenticarle e a tacerle.
Se essa ne parla, ne sottolinea prevalentemente il versante che appare negativo, per avere così la giustificazione di rituffarsi subito nell’attivismo più sfrenato e, spesso, senza più scopi. Si intende suggerire, invece, di rivalorizzare questi stati esistenziali, considerandoli nella loro qualità di momenti crìtici e topici di una vita; momenti in cui, proprio a partire dalla difficoltà e sofferenza presenti, è possibile si rivelino alcuni valori e ragioni radicali.
Il rapporto con se stessi acquisisce autenticità e profondità e non si fa distrarre e sviare dalle mille sollecitazioni esterne, è come concentrato e rivolto verso il suo interno in un lavorio non consueto, nel quale l’identità della persona si interroga sul senso di quella manifestazione di debolezza. Il mal-essere ci appare così in una diversa luce: non più come fenomeno da rimuovere e cancellare, bensì come simbolica frontiera tra il “normale”, il patologico e il creativo, margine carico di intensità, istante selettivo di chiarezza e autoanalisi. La quotidianità, infatti, nella sua costante attenuazione dei valori essenziali, nel suo giuoco delle parti, tende a costituire una falsa condizione di solidità e stabilità: il momento critico ci svela, piuttosto, la reale finitezza dell’uomo, la sua provvisorietà, i limiti e i vincoli che appartengono all’esistenza. La solitudine diventa, da questo punto di vista, lo stato ideale per una ricerca che spazia nel territorio dell’ignoto, in una tensione che spesso si indirizza verso il creativo e l’assoluto. Questo passare attraverso il dolore e la crisi, si dipinge di tonalità affatto negative e apprende il suo luogo, una apertura verso l’identificazione del proprio personale compito. Chi più dell’artista e dell’intellettuale si è trovato a fare i conti con il suo mal-essere e il suo compito? Molti tra i grandi creatori, proprio a partire dalla loro condizione di mal-essere e di estrema solitudine, hanno dato vita a opere d’arte e intellettuali che contenevano il loro stato esistenziale e la ricerca interiore che da questo traeva spunto. Quella condizione si è manifestata in diverse fenomenologie, in alcuni casi con accentuazioni psichiche, in altre con problematiche fisiche, in altri ancora senza un personale contatto con la sofferenza anche se questa era presente vicino, negli affetti più cari.
Ciò che li ha accomunati è l’elaborazione creativa di quella situazione, l’alchimia riuscita di uno stato di debolezza in un progetto espressivo più universale, che ha dato vita a nuovi linguaggi, temi, squarci intuitivi.
Con la collaborazione:
Luigi Corbani Assessore alla cultura Comune di Milano
Massimo Guarischi Assessore alla cultura Provincia di Milano
Andrea Cavalli Assessore alla cultura Regione Lombardia
Marco Manzoni curatore del colloquio
LETTERATURA
Giovanni Roboni scrittore e crìtico
Proust e l’invenzione della gioia
Sergio Perosa Università di Venezia
Henry James: malesseri del pellegrinaggio e dell’artista
Nadia Fusini Università La Sapienza di Roma
La ferita di Kafka
Giuseppe Zigaina pittore e scrittore
Pasolini e la futura preistoria
Patrizia Violi DAMS di Bologna
Rappresentazione e autorappresentazione in Marguerite Yourcenar: la solitudine di Adriano
FILOSOFIA
Carlo Sini Università degli Studi di Milano
Nietzsche e il destino inattuale
PSICOLOGIA ANALITICA
Marco Gay Società Junghiana C.I.P.A.
Jung: extra ecclesia nulla salus?
Moderatore:
Dario Del Corno Università degli Studi dì Milano
MUSICA
Quirino Principe musicologo e scrittore
Il pensiero musicale di un artista ai margini: la poetica del mal-essere in Robert Schumann
PITTURA
Giovanni Testori scrittore e critico
Van Gogh: forma e profezia
TEATRO
Andrea Bisicchia Università di Padova
Nichilismo, solitudine e crisi dei valori tradizionali nel teatro di Strindberg
POESIA
Remo Bodei Università di Pisa
Solitudine e dolore: Friedrich Hölderlin e la natura della poesia
Inquietudini e creatività nell’epoca contemporanea
Eugenio Borgna Università di Milano
Quando l’esperienza psicotica diventa esperienza creativa
Luigi Zoja Società Junghiana C.I.P.A.
Creazione come eccesso di risposta all’ostacolo
Emanuele Severino Università dì Venezia
Quiete
Carlo Bo scrittore e critico
Alla ricerca di un mondo perduto
Moderatore:
Carlo Sini Università degli Studi di Milano
Ideazione e organizzazione Marco Manzoni
Si ringrazia la Cariplo per la cortese concessione del Centro Congressi di via Romagnosi
{ 0 commenti… aggiungine uno adesso }