Dal 30 al 31 gennaio 1988 | Sala dei Congressi della Provincia | Via Corridoni, 16 – Milano
Questo convegno nasce dalla considerazione e riflessione sul salto di qualità, che è in atto, nella velocità e quantità del fare e comunicare umani.
Questa linea di tendenza appare non effimera in quanto indirizzata verso l’obiettivo del villaggio metropolitano globale e integrato ed ispirata da valori-guida quali il consumismo nella società e il funzionalismo nella tecnica e nella scienza.
La velocità informa oggi molti e decisivi soggetti e rapporti sociali e gioca un ruolo non indifferente nello spessore della vita individuale. In particolare, il funzionalismo è oggi uno dei punti di riferimento basilari delle società occidentali e trova larga espressione nella continua e incessante evoluzione tecnologica. Ma la nostra mente e la nostra coscienza possono subire seri danni a causa di un ritmo di vita troppo rapido, che tende a frastornare e distrarre l’uomo dalle questioni essenziali: in questo modo qualità necessarie come l’attenzione, la riflessione critica, la memoria, hanno sempre meno spazio di esprimersi. Così il grande sogno di potenza dell’uomo postindustriale lascia sguarniti alcuni ambiti di ricerca di primaria importanza per il suo equilibrio interiore, consegnando dubbi e perplessità sul futuro che lo attende.
Di fronte all’ampiezza e consistenza di queste tematiche può essere utile immaginare un approfondimento tra diverse discipline scientifiche e aree culturali per verificare quali e di quale entità siano gli aspetti problematici e contradditori, anche se non sempre apparenti, presenti nel corpo sociale come nella singola persona. Questa analisi si rapporta direttamente al confronto odierno quantità-qualità dell’azione umana, confronto nel quale l’elemento «velocità» giocherebbe un ruolo tutt’altro che secondario, nell’inficiamento e svuotamento del contenuto qualitativo da una parte, e nella massificazione e banalizzazione della forma relazionale dall’altra. La domanda di senso che emerge da questo approccio è semplice nella sua esplicitazione e complessa nella sua possibile chiave di lettura. Che cosa cela, che cosa si cela dietro la vertiginosa corsa dell’umanità verso il futuro? Vuoto ideale, finalità dell’essere, angoscia della morte, paura dell’istante riflessivo, sono solo alcune delle inquietanti e, proprio perchè rimosse, non più eludibili ipotesi che si affacciano alla coscienza etica.
Con la partecipazione:
Sergio Scalpelli segretario della Casa della Cultura
Marcom Manzoni coordinatore del convegno
PRODUZIONE – TECNOLOGIA
Relazione di Franco Ferrarotti docente di sociologia, Università di Roma
L’ipoteca del tempo: tra esistenza e progettualità
Comunicazioni di:
Giorgio De Michelis docente di informatica. Università di Milano
Il tempo non è più un ordinatore necessario
Paola Manacorda progettista di sistemi informativi
Innovazione tecnologica e modi di vita delle donne
Alessandro Dal Lago ricercatore Dlp.to sociologia. Università di Milano
L’aporia del presente
Paolo Flores d’Arcais condirettore di MICROMEGA
Il tempo della rimozione, la rimozione del tempo
Giacomo Marramao docente di filosofìa della politica, Università di Napoli
Spazio della tecnica e tempo dell’esperienza
COMUNICAZIONE – MASS MEDIA
Relazione di Omar Calabrese docente di semiologia delle arti, DAMS Bologna
Nuovi ritmi, nuovi miti
Comunicazioni di:
Joseph Sassoon ricercatore Dip.to di sociologia, Università di Milano
Velocità e senso nella comunicazione pubblicitaria
Gillo Dorfles docente di estetica, Università di Trieste
Danni e vantaggi dell’accelerazione percettiva
Marino Livolsi docente di sociologia. Università di Trento
Radici soggettive e fratture nel tempo sociale, oggi
Carlo Sini docente di filosofia teoretica, Università di Milano
Il tempo e lo spazio del messaggio
Goffredo Fofi saggista
La persuasione senza il ragionamento
PSICOLOGIA – SOGGETTIVITÀ
Relazione di Alberto Oliverio docente di psicobiologia, Università di Roma
Ritmi biologici e ritmi psicologici
Comunicazioni di:
Alberto Melucci docente di sociologia. Università di Milano
Tempi del rumore, tempi del silenzio
Elvio Fachinelli psicoanalista
Estasi metropolitane
Alessandro Meluzzi direttore di ESSERE SECONDO NATURA
Tempo, omeostasi e ecosistema umano: tra natura e linguaggio
Marilia Albanese docente di lingua hindi e cultura indiana, ISMEO Milano
India: il tempo come respiro dell’universo
Nicoletta Spadavecchia docente di lingua, arte e letteratura giapponese, ISMEO Milano
Ritmi della tecnologia, ritmi della tradizione: il Giappone
Grazia Marchiano docente di esletica, Università di Siena (sei. Arezzo)
Tempo demitizzato – mito temporalizzato
TAVOLA ROTONDA
Il futuro ci aspira. Che cosa si cela dietro la vertiginosa corsa dell’uomo?
Gillo Dorfles, Umberto Galimberti, Alberto Melucci, Carlo Sini, Giovanni Testori.
Coordina Marco Manzoni
Comitato scientifico: Gillo Dorfles, Alberto Melucci, Carlo Sini.
Ideazione di Marco Manzoni.
Segreteria Organizzativa: Casa della Cultura.
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