Dal 4 al 5 marzo 1994 | Sala Convegni Cariplo | Piazzetta Bossi, 2 – Milano
La società contemporanea – così come la singola persona – è paragonabile ad un’orchestra: perché sia armoniosa è necessaria la presenza equilibrata di tutti i suoi componenti e strumenti. Per dar vita ad un concerto ben eseguito, l’orchestra necessita di un amalgama e di un’armonia che potranno realizzarsi solo con un tempo ragionevolmente lento, con amorevole cura e attenzione. L’insieme che ne deriverà non sarà la semplice somma dei diversi elementi ma qualcosa di più, un clima che ha finalmente raggiunto la sua destinazione.
La “via di mezzo” non significa mediocrità o compromesso, e non è nemmeno solo una metafora di origine filosofica taoista: è un’ ipotesi di lavoro per mettere in relazione forme e fattori contrastanti che, nel contempo, necessitano di un incontro e di un dialogo. Come nel rapporto tra maschile e femminile esiste una differenza molto significativa – quella sessuale – che non deve precludere a un confronto tra i due archetipi, così nella società metropolitana ha senso evidenziare le differenze – tempo veloce e tempo lento, tecnologia e ambiente naturale, soggetti produttivamente forti e soggetti deboli, comunicazione di massa e scambi interpersonali per farle poi interagire nel rispetto reciproco.
Anche all’interno dell’individuo, infine, ci sono differenze che si avvantaggiano di una via mediana: il corpo e la psiche, la mente logico – razionale e quella più intuitiva, il pensiero economico e il sentire affettivo, il senso del dovere e quello del piacere, l’affermazione dell’ego e una dimensione più relazionale e aperta all’altro. La società odierna, orientata com’è sui beni di consumo, tende invece a separare i poli opposti per privilegiare decisamente quello centrato sulla materialità. La via di mezzo indica un percorso, un’alchimia per indirizzare le energie verso una dimensione ecologica, affettiva e immateriale.
Stiamo tentando di tradurre in parole quel clima – avvicinabile alla “struttura che connette” di Gregory Bateson – che mescola non casualmente gli avvenimenti della nostra vita, dando loro un senso calmo di unità.
Venerdì 4
LA CITTA’ DI MEZZO
Apertura dei lavori: Cristian Candrian Assessore Provinciale
Lavoro, individuo e solidarietà nella società in mutamento
Ulrich Mückenberger Hochschule für Wirtschaft und Politik Hamburg
7 regole virtuose per ricostruire le città
Alberto Magnaghi Università di Firenze
Lavoro, attività, ozio: per un’ecologia del tempo
Mercedes Bresso
Università di Torino
Consumare i desideri
Annamaria Testa Direttore creativo BTPR
Sabato 5
IL PUNTO DI EQUILIBRIO TRA MASCHILE E FEMMINILE
Modera: Anna Del Bo Boffino Giornalista e scrittrice
Oltre le polarizzazioni verso nuove sintesi
Paolo Anselmi Istituto Eurisko
“Nel mezzo dell’aria avevamo una stessa casa …”
Vivian Lamarque poetessa
Essere due
Luce Irigaray scrittrice e filosofa, C.N.R.S. Parigi
LA VIA DI MEZZO TRA I BENI DI CONSUMO E I BENI IMMATERIALI
Realizzarsi con misura: dal consumo al valore
Carlo Sgorlon scrittore
Tavola rotonda:
Coordina Marco Manzoni
Adriana Zarri teologa
Pietro Ingrao poeta e scrittore
Emilio Tadini artista
Francesco Casaretti filosofo
Goffredo Andreini Presidente Provincia di Milano
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