Dal 27 al 28 Novembre 1992 | Sagrestia del Bramante S. Maria delle Grazie | via Caradosso Milano
Canto d’amore
Come potrei trattenerla in me,
la mia anima, che la tua non sfiori
come levarla, oltre te, ad altre cose?
Ma tutto quello che ci tocca, te e me,
insieme ci prende come un arco
che da due corde un suono solo rende.
Su qual strumento siamo tesi,
e quale violinista ci tiene nella mano?
O dolce canto.
Rainer Maria Rilke
L’immagine della mente aperta desidera indicare la relazione sinergica – e non oppositiva – fra le qualità logico-analitiche e verbali e quelle connesse al mondo emozionale, alla creatività, alla visione d’insieme. Le prime sono governate dall’emisfero cerebrale sinistro, quello più maschile, mentre le seconde sono patrimonio del cervello destro, più tipicamente femminile. Le funzioni e le forme espressive dei due emisferi sono, perciò, differenti ma non antagoniste tanto che da una loro equilibrata interazione dipende l’armonia della persona.
Infatti, possiamo immaginarci la mente umana come un ricco e variegato giardino i cui frutti sono il pensiero razionale, l’emozione, l’intuizione, l’eros, il gioco, il sogno, l’arte, il canto, il silenzio e la parola. L’obiettivo che si pone questo convegno è di considerare la straordinarietà della mappa della mente e di verificare questa ipotesi: che nella società contemporanea – nel microcosmo come nel macrocosmo – sia presente in forma eccessiva il cervello sinistro e il pensiero razionalizzante e, contemporaneamente, sia carente e sminuito nel suo specifico valore l’emisfero più “affettivo”. Quale tempo, spazio e significato hanno oggi le qualità umane non efficienti e non finalizzate ad un esito ottimale?
Risulta necessario, a questo proposito, porre l’accento e valorizzare quella che è considerata – dalla cultura e dai poteri dominanti sull’intero Pianeta – la mente inferiore, immatura, quasi un incidente di percorso sulla via della perfezione operativa.
E questo che, non di rado sprezzantemente, è stato contrapposto alla “ragione”: il cuore e i suoi linguaggi. Questo antagonismo e questa gerarchia d’importanza hanno fatto il loro tempo e i loro guasti: oggi è possibile aprire una via inesplorata, una “via di mezzo” che tenga insieme il razionale e l’emozionale, l’economico e il contemplativo.
La mente aperta è, appunto, la mente che riesce nell’intento di accogliere e curare quell’insieme per portarlo a una nuova sintesi, così come uno sguardo più amorevole abbraccia e riunisce sé e il mondo intero.
Programma:
Venerdì 27 novembre - Pomeriggio
LA MENTE E I DUE EMISFERI CEREBRALI
Saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Marco Parini
Dalla dicotomia all’integrazione dei due cervelli
Luciano Mecacci Università di Roma
I limiti della mente verbale e le possibilità creative delle altre menti
Franco Fabbro Università di Trieste
Dalla scissione all’integrazione della mente
Mauro Mancia Università di Milano
Moderatore
Eugenio Borgna Università di Milano
Sabato 28 novembre – Mattina
LA MENTE: IL PENSIERO E L’ESPRESSIONE
I quattro sentieri dell’intelligenza contemplativa
Pietro Prini Università di Roma
La passione dalla mente
Franco Rella Università di Venezia
Il pensiero nascente
Marco Guzzi Poeta e filosofo
Moderatore
Grazia Marchiano Università di Siena
Sabato 28 novembre – Pomeriggio
LA MENTE E L’INSIEME SOCIALE
Mente e natura: un approccio economico-ecologico à la Bateson
Mercedes Bresso Università di Torino
Claude Raffestin Università di Ginevra
Menti aperte verso l’eros
Marco Manzoni
Tavola rotonda.
La mente aperta a Milano
Francesco Casaretti Scrittore e filosofo
Marco Mozzanica Caritas Ambrosiana
Federico Montecucco Direttore della rivista “Cyber”
Bruno Munari Designer
Leila Ravasi Bellocchio Psicoanalista Junghiana C.I.P.A.
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